Il Comune di Camastra presente alla manifestazione provinciale a favore dell’acqua pubblica
Il Sindaco Rag. Angelo Cascià con il Vicesindaco Rag. Enzo Urso, la Presidente del Consiglio Sig.ra Lina Rabbino ed una folta rappresentanza del Comune di Camastra giorno 7 Marzo 2015 si sono recati ad Agrigento per essere presenti al corteo che ha sfilato lungo il Viale della Vittoria ad Agrigento, conclusasi davanti al Palazzo della Prefettura, per difendere il diritto di avere l'acqua è pubblica e che tale deve rimanere a Camastra.
Inoltre il Comune di Camastra ha voluto dare forza alle ragioni dei Sindaci dei Comuni dove è presente Girgenti Acque per manifestare la volontà di far ritornare pubblica la gestione dell'acqua considerato le “lamentele” dei cittadini a causa della privatizzazione. Presenti alla
manifestazione rappresentanti di molte sigle
sindacali e dei partiti politici.
Agrigento, per l'acqua pubblica: una
manifestazione di piazza (Fonte Agrigento Notizie)
Dopo la riunione di Burgio
dei sindaci per stabilire la condotta da tenere
con l'approssimarsi della scadenza della diffida
a consegnare le reti idriche, sfociata
nella decisione di resistere anche all'eventuale
invio dei commissari da parte della Regione, l'Inter.Co.P.a.,
il Comitato intercomunale per la gestione
pubblica dell’Acqua aveva infatti indetto una
giornata di "mobilitazione e di lotta a sostegno
della richiesta di risoluzione del contratto che
affida a Girgenti Acque la gestione dei servizi
idrici in molti comuni della nostra provincia".
"La gestione della Girgenti acque oltre ad
essere onerosa, frutto di tariffe esose
deliberate nel tempo dall’Ato idrico, ha
mostrato, e continua a farlo, numerose
inadempienze legate alla mancata depurazione (e
decalcificazione n.d.r.) delle acque, alla
mancanza di regolarità nella distribuzione, agli
interventi inesistenti per ridurre le perdite
della rete idrica (ancora oggi superiori al 50
per cento). Noi, anche per altre gravi
inadempienze del gestore, vogliamo che l’acqua
torni ad essere gestita pubblicamente, come
sancito dal Referendum del 2011", hanno scritto
i portavoce del movimento nella nota con cui
annunciavano la manifestazione cui avevano
invitato tutte le Amministrazioni comunali, le
forze politiche regionali e nazionali.
Unanime è stata la volontà
espressa dai primi cittadini presenti, con tanto
di fascia tricolore indosso, di non consegnare
gli impianti e, da parte di coloro i quali le
reti le avevano già consegnate, di
riappropriarsi della gestione del servizio.